Denominazioni alternative:
sindrome CATCH22 (Cardiac defects, Abnormal facies, Thymic hipo-/aplasia, Cleft palate, Hypocalcemia), sindrome di Di George, sindrome di Shprintzen, sindrome della facies tronco-conale, sindrome di Sedackova.

Incidenza/Prevalenza 
1 su 4.000 (il più comune disturbo da microdelezione conosciuto). Incidenza non diversa fra maschi e femmine.

Aspetti genetici
La sindrome è dovuta ad una microdelezione sul braccio lungo del cromosoma 22 (22q11.2). Alcuni casi (5-10%) sono di natura familiare (per ereditarietà autosomica dominante). La dimensione della delezione può variare. Nella maggioranza dei casi sono coinvolti almeno 20-30 geni.
In rari casi si ha un quadro clinico simile con una delezione al braccio corto del cromosoma 10 (10p13-p14).

Aspetti medici, somatici, accrescimento fisico e sviluppo motorio
Il fenotipo, complesso e variabile, è caratterizzato soprattutto da:

  • palato aperto o incapacità velofaringea (65-70%);
  • anomalie cardiache (70-75%);
  • particolari caratteristiche facciali.

Principali caratteristiche facciali: viso lungo e stretto, poco espressivo; fronte stretta; naso prominente con radice larga e prominente e punta larga; labbro superiore sottile; bocca piccola; mento piccolo; orecchie con padiglioni auricolari grandi e ripiegati.
Il fenotipo varia considerevolmente. Tra i sintomi clinici più frequenti, oltre a quelli già citati, vi sono: immunodeficienze (75-80%), deficit uditivi (35-40%), anomalie renali (35-40%), difficoltà di alimentazione (30%), ipocalcemia (20%).

“La forma “classica”, descritta inizialmente, si manifesta fin dai primi giorni di vita con: ipo/aplasia (scarsità o assenza) del timo (deficit dell’immunità o immunodeficienza), ipo/aplasia delle ghiandole paratiroidi (ipocalcemia), malformazioni cardiache e caratteristiche facciali tipiche.
Tuttavia questa malattia risulta essere molto variabile da un punto di vista clinico e sempre più frequentemente si diagnosticano casi che si presentano con sintomi isolati o altri sintomi, quali disfagia/reflusso gastroesofageo, ritardo dello sviluppo psicomotorio e/o del linguaggio.
Nei primi due anni di vita le manifestazioni più frequenti che fanno sospettare la diagnosi sono:

  • Le cardiopatie congenite presenti nel 75% dei pazienti  (interruzione dell’arco aortico, persistenza del tronco arterioso, tetralogia di Fallot, atresia polmonare, difetti del setto interventricolare);
  • Ipocalcemia neonatale responsabile di tremori, convulsioni o tetania;
  • Anomalie del palato come insufficienza velo-faringea, palatoschisi aperta, labiopalatoschisi, che possono causare difficoltà alimentari e della deglutizione e successivamente voce nasale e disturbi del linguaggio.

Le alterazioni immunologiche variano da un normale profilo a un difetto lieve/moderato nel 40-60% dei casi, riguardante soprattutto la funzione delle cellule T. Seppur molto raramente, alcuni pazienti possono presentare un quadro grave di immunodeficienza (0,5-1% dei casi).
Il difetto immunologico moderato espone oltre ad un maggior rischio di infezioni ricorrenti, allo sviluppo di manifestazioni autoimmuni (artrite idiopatica giovanile, anemia emolitica, pancitopenia autoimmune, tireopatia, vitiligine) e/o manifestazioni allergiche.
La maggior parte dei pazienti presenta caratteristiche facciali comuni quali: bocca piccola, rime palpebrali strette, ptosi palpebrale (palpebre cadenti), orecchie piccole e a punta. Molti pazienti presentano un ritardo variabile dello sviluppo psicomotorio con difficoltà prevalenti del linguaggio e disturbi aspecifici dell’apprendimento.
In assenza di sintomi classici, quali la cardiopatia grave e l’ipocalcemia, la diagnosi può essere fatta con ritardo. Per cui è importante saper riconoscere anche le manifestazioni di cui sopra e rivolgersi a centri di riferimento per assicurare una diagnosi precoce.
In adolescenza e in età adulta questi individui sono maggiormente suscettibili allo sviluppo di alterazioni della sfera psichica che necessitano di un’attenta valutazione e presa in carico da uno specialista del settore.
Altre caratteristiche associate possono essere malformazioni renali e genitourinarie, oculari, anomalie ortopediche, carie dentali dovute ad anormalità dello smalto, ritardo nella formazione ed eruzione della dentizione permanente, malocclusione e sovrappeso.”
https://www.ospedalebambinogesu.it/sindrome-del-22-sindrome-da-delezione-del-cromosoma-22q11–80357/

Sviluppo cognitivo
La sindrome comporta spesso disabilità intellettiva. Nella maggioranza dei casi si tratta di disabilità intellettiva lieve (QI da 55 a 70) o moderata (QI da 40 a 54). Non sono rari i casi in cui il QI è superiore a 70. Frequente è una discrepanza significativa fra prestazioni verbali e prestazioni in cui sono maggiormente coinvolte le competenze non verbali (come quelle visuo-spaziali e logiche).

Sviluppo comunicativo e linguistico
Lo sviluppo del linguaggio tende ad essere coerente con lo sviluppo cognitivo generale o inferiore. A causa del palato aperto e ad altre anomalie la voce tende ad essere ipernasale. Possono esserci compromissioni nell’articolazione e nella chiarezza della parola.

Caratteristiche del comportamento e di personalità, sviluppo sociale e rischio psicopatologico
Vari studi indicano la presenza di tendenza al ritiro o impulsività. Da verificare ulteriormente è l’ipotesi che nell’età adulta sia maggiore, rispetto alla popolazione normale, il rischio di disturbi psichiatrici (tra cui psicosi e schizofrenia).

Per approfondire vedi anche il sito dell’Associazione
https://aidel22.it/cose-la-sindrome-microdelezione-del-cromosoma-22/

Testo ripreso, con aggiornamenti, da
Vianello, R. (2015). Disabilità intellettive. Con aggiornamenti al DSM-5. Bergamo: edizioni Junior.

Renzo Vianello, 28.05.2023

Per il significato di alcune voci vedi  Glossario – Disabilità e Inclusione (disabilitaeinclusione.it)