Molteplici sono le cause di disabilità intellettive. Molte sono cause biologiche non genetiche. Le più frequenti sono:
- infezioni della madre durante la gravidanza, come toxoplasmosi, rosolia, citomegalovirus, tiropatie, diabete e AIDS;
- incompatibilità materno-fetale del fattore RH o AB0;
- consumo di droghe, fumo e alcool durante la gravidanza da parte delle madri;
- intossicazione da mercurio;
- radiazioni;
- eccesso di piombo nel sangue;
- anossia, ipossia, asfissia e traumi cranio-vertebrali durante il parto o successivamente a causa di incidenti;
- effetti correlati al basso peso alla nascita (soprattutto quando il peso è inferiore a 1.000 grammi);
- meningiti;
- encefaliti;
- malattie demielizzanti (sclerosi multipla, leucodistrofie);
- trauma cranici;
- tumori cerebrali;
- trombosi;
- emorragie.
Una casistica ampia riguarda i rapporti fra lesioni cerebrali e disabilità intellettive.
Anche malnutrizione e gravi carenze educative possono produrre disabilità intellettive.
Le disabilità intellettive dovute a gravi carenze a livello educativo o socioculturale costituiscono una minoranza e sono progressivamente diminuite in tutto il mondo. Tali fattori più facilmente sono responsabili di profili di “funzionamento intellettivo limite” (con QI fra 71 e 84) o di “disturbi nello sviluppo della personalità”.
Studi condotti negli Stati Uniti (Baroff, 1989) avevano comunque evidenziato già in passato che gravi carenze educative in media causavano un ritardo quantificabile attorno ai 15-20 punti in QI.
Le disabilità intellettive sono più frequenti nelle situazioni caratterizzate da status socioeconomico basso e minor impegno educativo da parte dei genitori.
Fonti bibliografiche principali
Baroff, G. S. (1989). Mental retardation: Nature, cause and management (2nd ed.). USA: Hemisphere Publishing Corporation.
Cornoldi, C., e Vianello, R. (2023). Vademecum di Psicologia per insegnanti di sostegno. Firenze: GiuntiEdu.
Vianello, R., Lanfranchi, S., e Cornoldi, C. (2023). Disabilità intellettive e funzionamento intellettivo limite. In C. Cornoldi I disturbi dell’apprendimento (pp. 277-299). Bologna: Società editrice il Mulino.
Vianello, R. (2015). Disabilità intellettive. Con aggiornamenti al DSM-5. Bergamo: edizioni Junior.
Renzo Vianello, 01.01.2023