Quale inclusione per alunni e studenti con disabilità?

In questa sezione del sito consideriamo alcune problematiche cruciali per rispondere a questa domanda.
Riportiamo innanzitutto risultati di ricerca internazionale che evidenziano i vantaggi dell’inserimento in classe normale e le caratteristiche di una classe inclusiva ottimale.
Seguono riflessioni sull’insegnante di sostegno, considerando la complessità dei suoi compiti e quali dovrebbero essere le priorità. Fra queste il favorire la collaborazione fra gli insegnanti, risultata, con il passare del tempo una variabile cruciale per un soddisfacente inserimento.
Seguono tre argomenti cruciali relativamente all’organizzazione della classe e alla didattica più adeguata.
Considerando soprattutto gli allievi con disabilità intellettive viene trattato il tema dell’insegnamento differenziato in classe sugli stessi argomenti dei compagni. Cosa non facile, che richiede tempo, preparazione e collaborazione fra gli insegnanti, ma irrinunciabile se si punta ad una ottimale inclusione.
L’insegnamento cooperativo è ormai un obiettivo primario per ogni classe indipendentemente dalla presenza di allievi con disabilità e risulta ancor più utile se essi sono presenti.
L’insegnamento metacognitivo è volto a favorire negli allievi un atteggiamento che permette un apprendimento più organico e stabile in quanto ottenuto tenendo conto di come funziona la mente quando apprende. Uno spazio privilegiato è dedicato a come si sviluppano le conoscenze dai 3 ai 10 anni sulla memoria, l’attenzione e il controllo delle emozioni.
Con il passare degli anni anche la terminologia è cambiata. Si preferisce ad esempio il termine disabile a quello di handicappato. Non è un problema di “moda”, ma di uso sempre più rispettoso delle persone con disabilità anche nell’uso dei termini.
Infine riportiamo varie esperienze di inclusione. Vedere come fanno gli altri può essere di particolare aiuto nel programmare, monitorare e valutare la propria attività.