Le mucopolisaccaridosi sono affezioni degenerative caratterizzate da deficit enzimatici. Se ne riconoscono varie forme. Alcune, come la sindrome di Hunter e di Sanfilippo, sono già state presentate in quanto sono causa di disabilità intellettiva e si sa in quale cromosoma sono i geni coinvolti. Altre (la sindrome di Morquio e quella di Maroteaux-Lamy) non sono considerate in quanto non causano disabilità intellettiva. Altre ancora possono essere causa di disabilità intellettiva, ma non sempre è chiaro quali siano i geni coinvolti. Su due di esse (la sindrome di Hurler e quella di Sly) ci soffermiamo in questa scheda.
Le mucopolisaccaridosi sono malattie caratterizzate dal fatto che a causa di specifici difetti enzimatici si ha un accumulo di sostanze che normalmente vengono degradate. Esse vengono escrete in eccesso nelle urine e si accumulano in numerosi tessuti alterando la funzione di cellule, tessuti e organi.

La sindrome di Hurler

La sindrome di Hurler è stata descritta per la prima volta da Hurler nel 1919. Le basi biochimiche della malattia furono comunque scoperte più di trenta anni dopo.

Incidenza/Prevalenza
L’incidenza è 1/200.000 nati vivi.

Aspetti genetici ed eziologici
La malattia viene trasmessa con modalità autosomica recessiva (quando il figlio eredita il gene malato sia dalla madre che dal padre). I genitori sono portatori sani della mutazione. Il gene è denominato IDUA e si trova nel braccio corto del cromosoma 4 (4p16.3). Vedi approfondimenti sotto.

Aspetti somatici, accrescimento fisico e sviluppo motorio
Il quadro clinico esordisce già nel primo anno di vita ed è caratterizzato, fra altro, da opacità corneali, rigidità articolare, deformità scheletriche e nanismo. Inoltre possono esserci: lineamenti del volto grossolani, fronte prominente, deficit uditivi, otite media, irsutismo, infezioni respiratorie ricorrenti, cardiopatia. A causa di complicazioni neurologiche o cardiorespiratorie, è più alto il rischio di morte.

Sviluppo cognitivo
Disabilità intellettiva di diversa intensità nella grande maggioranza degli individui. Difficoltà attentive in particolare.

Sviluppo comunicativo e linguistico
Tendenzialmente inferiore alle prestazioni cognitive.

Autonomia e sviluppo sociale
Tendenzialmente in pari con l’età mentale e superiore alle prestazioni linguistiche.

La sindrome di Sly

Aspetti genetici ed eziologici
La malattia viene trasmessa con modalità autosomica recessiva (quando il figlio eredita il gene malato sia dalla madre che dal padre). I genitori sono portatori sani della mutazione. Un eventuale figlio successivo ha il 25% di probabilità di avere la stessa malattia (cioè di ereditare sia dal padre che dalla madre il cromosoma con il gene mutato). Il gene responsabile si trova nel cromosoma 7.

Incidenza/Prevalenza
Molto rara. Inferiore a 1:250.000.

Aspetti somatici, accrescimento fisico e sviluppo motorio
Il quadro clinico include lineamenti del volto grossolani con accumulo di grasso, bassa statura, deformità scheletriche, opacità corneale, ernia inguinale e/o ombelicale, infezioni respiratorie ricorrenti, ritardo nello sviluppo, frequente sordità.

Sviluppo cognitivo, linguistico e sociale
Molto frequente disabilità intellettiva grave o gravissima.

Testo ripreso, con aggiornamenti, da
Vianello, R. (2015). Disabilità intellettive. Con aggiornamenti al DSM-5. Bergamo: edizioni Junior.

Approfondimenti

La sindrome di Hurler è la forma più grave della mucopolisaccaridosi tipo 1, una malattia rara da accumulo lisosomiale caratterizzata da difetti scheletrici, deficit cognitivo, cardiopatia, disturbi respiratori, epato- e splenomegalia, facies caratteristica e ridotte attese di vita.

Descrizione clinica

I pazienti presentano, fin dal primo anno di vita, anomalie muscolo-scheletriche, con bassa statura, disostosi multiple, cifosi toraco-lombare, progressiva comparsa di lineamenti grossolani nel volto (testa grande con ossa frontali prominenti, radice del naso infossata con punta ampia e narici anteverse, guance prominenti, labbra grosse), cardiomiopatia e alterazioni delle valvole cardiache, sordità neurosensoriale, ipertrofia delle tonsille e delle adenoidi e secrezioni nasali. Il ritardo dello sviluppo si nota di solito tra i 12 e i 24 mesi di vita e interessa soprattutto il linguaggio con progressivo deterioramento cognitivo e sensoriale. Dopo i 2 anni, può manifestarsi idrocefalo. Dopo i 3 anni, la cornea è diffusamente compromessa e opacizzata. Altri segni clinici sono la visceromegalia, le ernie e l’irsutismo.

Dati eziologici

La sindrome è dovuta alle mutazioni del gene IDUA che esitano nella totale assenza dell’enzima alfa L-iduronidasi e nell’accumulo di dermatan solfato ed eparan solfato nei lisosomi.

Revisore(i) esperto(i):  Pr Michael BECK – Ultimo aggiornamento: Marzo 2014

Orphanet: Sindrome di Hurler

Per un approfondimento scientifico documentato vedi Entry – *252800 – ALPHA-L-IDURONIDASE; IDUA – OMIM

Per il significato di alcune voci vedi Glossario – Disabilità e Inclusione (disabilitaeinclusione.it)

Renzo Vianello, 28.08.2023