La sindrome è stata descritta per la prima volta da Turner nel 1938. Nel 1959 Ford ha evidenziato che la causa è dovuta ad assenza di un secondo cromosoma X o da presenza di un cromosoma X alterato.

Incidenza/Prevalenza
1/2.000-1/2.500 nate vive (solo femmine). L’incidenza sarebbe molto più alta, ma il 95-99% dei feti con questa anomalia genetica va incontro ad aborto spontaneo.

Aspetti genetici
Assenza (parziale in caso di mosaicismo) o alterazione (delezione o ad anello) di un cromosoma X. Il cromosoma presente è più frequentemente quello della madre (77%). In più del 50% dei casi è presente mosaicismo (cariotipo 45,X/46,XX). In caso di non mosaicismo il cariotipo è 45,X.

Aspetti somatici, accrescimento fisico e sviluppo motorio
Le principali caratteristiche standard sono: bassa statura (media cm 145-150 in età adulta), carenza di sviluppo delle caratteristiche sessuali secondarie, mancanza di ovaie (sterilità), basso livello di estrogeni, alterazioni renali, cardiache, ossee, uditive, gastrointestinali, epatiche. Possono essere colpiti più organi. Le persone con mosaicismo possono presentare un quadro clinico più lieve.

Sviluppo cognitivo
Rischio di sviluppo intellettivo non superiore a quello della popolazione generale. Sono presenti carenze a livello spaziale e nel ragionamento matematico in percentuale maggiore rispetto alla popolazione generale. Nelle scale di Wechsler è frequente un QI di performance inferiore a quello verbale.

Sviluppo comunicativo e linguistico
Tendenzialmente allo stesso livello o superiore rispetto alle prestazioni intellettive generali.

Caratteristiche del comportamento e di personalità, sviluppo sociale e rischio psicopatologico
Possono essere presenti difficoltà a livello sociale e depressione.

 

Approfondimento

Le più frequenti alterazioni sono:

  • Alterazioni dell’aspetto (fenotipo) come collo corto con pieghe laterali (pterigio), impianto basso degli orecchi e dei capelli, torace ampio con ampliamento della distanza tra i due capezzoli, ipertelorismo (distanza aumentata fra gli angoli interni degli occhi), ptosi palpebrale (palpebre cadenti), epicanto (plica cutanea dell’angolo interno dell’occhio), strabismo, micrognazia, palato ogivale, difetti di dentizione, edema delle mani e dei piedi, nevi multipli, alterazioni delle unghie, vitiligo, alopecia;
  • Alterazioni renali (rene a ferro di cavallo, stenosi del giunto dell’uretere, duplicazioni degli ureteri, ipoplasia renale);
  • Alterazioni cardiache quali la coartazione aortica (10%), aorta bicuspide (30%), prolasso della mitrale, ritorno venoso anomalo, dilatazione dell’aorta;
  • Alterazioni ossee come gomito valgo, IV metacarpo corto, scoliosi, lussazione congenita dell’anca, alterazione dei rapporti tra radio e ulna al polso (deformità di Madelung);
  • Alterazioni del condotto uditivo esterno che determinano un rischio elevato di otiti ricorrenti e sordità;
  • Insufficienza ovarica;
  • Alterazioni gastrointestinali ed epatiche con aumento degli enzimi epatici, celiachia, malattie infiammatorie croniche dell’intestino;
  • Alterazioni neuro-cognitive quali disturbi dell’apprendimento e problemi comportamentali.

In oltre il 95% dei casi, queste bambine presentano un rallentamento della crescita staturale intorno ai 4-5 anni, che le porterà a raggiungere una statura da adulte significativamente ridotta rispetto al loro potenziale genetico staturale.
La statura media definitiva delle pazienti non sottoposte a terapia è intorno a 140-142 cm. Nella maggior parte dei casi, per la insufficienza ovarica associata alla sindrome, queste bambine non presentano i segni di inizio della pubertà oppure la loro pubertà inizia ma si blocca presto e nel caso inizino ad avere cicli mestruali essi si arrestano precocemente.
Solo il 5-7% di queste pazienti, spesso quelle con un mosaicismo, potranno avere una gravidanza spontanea. Nella maggior parte dei casi, pertanto, tali pazienti non sono fertili.
Un’altra caratteristica di queste bambine è la tendenza all’incremento ponderale progressivo che spesso si traduce in quadri di vera e propria obesità. Spesso, in età adulta, nei soggetti che presentano importante sovrappeso, è presente anche un aumentato rischio di diabete mellito di tipo 2.
Infine vi è una predisposizione a sviluppare malattie autoimmunitarie come la tiroidite cronica di Hashimoto.
Purtroppo, come nella maggior parte delle malattie genetiche, non esiste una terapia risolutiva ma è possibile correggere alcuni aspetti del quadro clinico.
Indipendentemente dalla presenza o meno di una alterata secrezione di ormone della crescita (GH), le pazienti con sindrome di Turner possono essere sottoposte a terapia con ormone della crescita (GH) per correggere, almeno parzialmente, il loro deficit staturale.
La terapia con GH va iniziata appena si evidenzi un rallentamento della velocità di crescita o una bassa statura. In media la statura da adulto delle pazienti trattate con GH è di 7 cm maggiore di quella delle pazienti non trattate, con grande variabilità di risposta individuale.
Tale terapia va continuata fino al raggiungimento della statura definitiva (velocità di crescita inferiore a 2 cm/anno).
Sindrome di Turner – Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (ospedalebambinogesu.it)

Turner, Henry Hubert, medico statunitense (1892 – 1970).

Renzo Vianello, 13.11.2023