Il disturbo evolutivo dell’apprendimento è caratterizzato da difficoltà significative e persistenti nell’apprendimento delle abilità scolastiche, che possono includere la lettura, la scrittura o l’aritmetica. Le prestazioni dell’individuo nelle abilità scolastiche interessate sono nettamente  inferiori a quanto ci si aspetterebbe per l’età cronologica e il livello generale di funzionamento scolastico o lavorativo dell’individuo. Si manifesta per la prima volta quando le abilità scolastiche vengono insegnate durante i primi anni di scuola. Non è dovuto ad un disturbo dello sviluppo intellettivo, compromissione sensoriale (vista o udito), disturbo neurologico o motorio, mancanza di disponibilità di istruzione, mancanza di competenza nella lingua dell’istruzione scolastica o avversità psicosociali.

Per la diagnosi sono richieste le seguenti caratteristiche.

  • Presenza di limitazioni significative nell’apprendimento delle capacità scolastiche di lettura, scrittura o aritmetica, risultanti in un livello di abilità nettamente inferiore a quello che ci si aspetterebbe per l’età. Le limitazioni nell’apprendimento sono evidenti nonostante una adeguata istruzione scolastica nelle aree pertinenti. Le limitazioni possono essere limitate ad un singolo componente di una abilità (ad esempio, l’incapacità di padroneggiare la matematica di base o di decodificare singole parole in modo accurato e scorrevole) o influenzare tutta la lettura, la scrittura e l’aritmetica. Idealmente, le limitazioni vengono misurate utilizzando test adeguatamente normati e standardizzati.
  • L’esordio delle limitazioni si verifica tipicamente durante i primi anni scolastici, ma in alcuni individui può non essere identificato fino a tardi nella vita, inclusa l’età adulta, quando le richieste di rendimento relative all’apprendimento superano le capacità limitate.
  • Le limitazioni non sono imputabili a fattori esterni, come svantaggi economici o ambientali, o mancanza di accesso alle opportunità educative.
  • Le difficoltà di apprendimento non sono meglio giustificate da un Disturbo dello Sviluppo Intellettuale o da un altro Disturbo del Neurosviluppo o da un’altra condizione come un disturbo motorio o un disturbo sensoriale della vista o dell’udito.
  • Le difficoltà di apprendimento comportano una compromissione significativa del funzionamento scolastico, lavorativo o di altre aree importanti dell’individuo. Se il funzionamento viene mantenuto, è solo attraverso un significativo sforzo aggiuntivo.

ICD-11

Con sfumature diverse c’è abbastanza consenso su quanto riportato. Con una eccezione: non tutti considerano solo tre tipi di disturbi evolutivi dell’apprendimento e cioè quelli relativi a lettura, scrittura e matematica.

Renzo Vianello, 01.04.2023