Dai dati del Ministero della Pubblica Istruzione risulta (abbastanza stabili negli ultimi dieci anni) che gli alunni o studenti certificati con disabilità fisiche e motorie secondo la legge 104 del 1992 (e quindi inseriti in una classe con insegnante di sostegno ed eventualmente assistenti addetti all’autonomia e alla comunicazione) sono il 4% circa degli studenti certificati (che sono il 3,5% della popolazione studentesca nel 2019-2020; vedi tabella sotto) e poco più di 0,1% (uno su mille) rispetto a tutta la popolazione studentesca.

Rapporto alunni con disabilità - totale alunni per ordine e anno scolastico

Anno scolasticoInfanziaPrimariaSecondaria di primo gradoSecondaria di secondo gradoTutti gli ordini
a.s.2014/20151.43.13.82.22.7
a.s.2015/20161.53.13.92.32.8
a.s.2016/20171.93.34.02.52.9
a.s.2017/20182.13.54.12.63.1
a.s.2018/20192.43.84.22.73.3
a.s.2019/20202.54.14.32.93.5

Gli alunni-studenti con disabilità fisiche e motorie certificati sono un po’ di più di quelli con disabilità uditive (che sono circa il 3% rispetto al 4%) e più del doppio di quelli con disabilità visive (circa, 1,7%).
Assieme gli allievi con disabilità visive, uditive e motorie sono l’8-9% della popolazione certificata. Spesso essi (ma non solo loro; ad esempio anche alunni con disabilità intellettive gravi o disturbi dello spettro dell’autismo) usufruiscono anche di assistenti addetti all’autonomia e alla comunicazione. Vedi tabella sottostante che evidenzia che in Italia ci sono 4,6 alunni-studenti per ogni assistente, ma con differenze notevoli nella loro presenza nelle regioni (da 2,9 studenti per ogni assistente a 14,1).

Considerando tutto l’arco di vita, secondo l’ISTAT le disabilità motorie interessano l’1-2% della popolazione. Con il crescere dell’età le disabilità motorie crescono molto percentualmente (da 0,1% a più di 1%).

La tipologia relativa alle disabilità fisiche e motorie è estremamente varia. Consideriamo un incidente automobilistico e ad eventuali lesioni sui feriti. Esse possono riguardare la testa, il collo, la colonna vertebrale, le braccia, le gambe, il fegato, i reni ecc. Ogni lesione ha le sue conseguenze e necessita di coerenti interventi e riabilitazioni.
Alcune disabilità fisiche sono associate a disturbi muscolo-scheletrici (ad esempio distrofia muscolare e artrite reumatoide giovanile).

In questo sito dedichiamo spazio soprattutto a:

  • Paralisi cerebrali infantili
  • Gravi cerebrolesioni acquisite e traumi cranici infantili
  • Difetti del tubo neurale (in particolare spina bifida)
  • Disturbo evolutivo di coordinazione motoria.

Rapporto alunni – assistenti all’autonomia e alla comunicazione per regione. Anno scolastico 2019-2020 (Fonte Istat)

RegioneRapporto Alunno/AEC
Piemonte5.5
Valle d’Aosta-Vallée d’Aoste4.4
Lombardia3.1
P.A. Bolzano - Bozen3.7
P. A. Trento3.0
Veneto8.1
Friuli Venezia Giulia5.5
Liguria7.3
Emilia-Romagna5.0
Toscana5.4
Umbria4.5
Marche2.9
Lazio4.0
Abruzzo3.7
Molise11.0
Campania14.1
Puglia5.6
Basilicata4.2
Calabria5.6
Sicilia3.7
Sardegna4.5
Italia4.6