È opportuno completare questa sezione del sito con un breve accenno al Disturbo evolutivo di coordinazione motoria. Nella grande maggioranza dei casi si tratta di un disturbo che non comporta una certificazione di disabilità secondo la legge 104. Non raramente comunque esso è presente in altre diagnosi di disabilità, come tratto “aggiuntivo”.
Riportiamo alcune informazioni presenti nei Manuali diagnostici ICD.

Il disturbo evolutivo di coordinazione motoria

L’ICD-11 riprende quanto presente nell’ICD-10 (Disturbo evolutivo specifico della funzione motoria).
Il disturbo evolutivo della coordinazione motoria (codice 6A04) è caratterizzato da un ritardo significativo nell’acquisizione delle capacità grosso-motorie e fino-motorie e da una compromissione nell’esecuzione delle abilità motorie che richiedono coordinazione.
Ne risulta goffaggine, lentezza o imprecisione delle prestazioni motorie.
Ci si riferisce a capacità motorie sostanzialmente inferiori a quelle tipiche dell’età cronologica e al livello del funzionamento intellettivo.
L’esordio delle difficoltà motorie coordinative si manifesta precocemente ed è evidente fin dalla prima infanzia.
Per essere considerate un disturbo queste difficoltà devono causare limitazioni significative e persistenti nel funzionamento quotidiano, nel lavoro scolastico e nel tempo libero.
Inoltre non devono essere riconducibili a malattie del sistema nervoso, dell’apparato muscolo- scheletrico o del tessuto connettivo, a deficit sensoriali o a Disturbo dello sviluppo intellettivo.

Fonti bibliografiche principali

Tratto, con modifiche (Vianello 01.01.2023), da
Cornoldi, C., e Vianello, R. (2023). Vademecum di psicologia per insegnanti di sostegno. Firenze: GiuntiEdu.